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NOSnews martedì 11 maggio 2021 ore 16:43

Studenti senza cellulare per un fine settimana

​Sono rimasti senza cellulare per un fine settimana, è questo l'esperimento che ha coinvolto una classe di ragazzi di Empoli, giovani millenials



EMPOLI — Un fine settimana senza cellulare, è questo l'esperimento shock al quale si sono sottoposti 18 ragazzi dell'Istituto Vanghetti di Empoli. A raccontare l'esperimento è stato l'Istituto Comprensivo Empoli Est sulla propria Pagina Facebook.

Il test ha coinvolto 18 fra ragazze e ragazzi della 2I e 11 della 2G che assieme al loro professore di italiano hanno svolto questo esperimento antropologico che ha coinvolto anche le famiglie.

Millennials senza social e scollegati da internet? Ma l'esperienza si è rivelata formativa.

Il professore John Patrick D’Elios, docente di Italiano ha invitato i ragazzi a rinunciare al proprio smartphone da venerdì a lunedì per poi analizzare e condividere le reazioni. 

Niente Facebook, Instagram, WhatsApp e Tik Tok, una novità per dei nativi digitali e invece la maggior parte degli alunni ha mostrato grande entusiasmo per l'iniziativa borderline.

L'obiettivo "Non è stato criminalizzare l'uso dei telefonini, ma analizzare il comportamento dei ragazzi senza un apparecchio diventato ormai per molti essenziale con il proposito di mostrare loro non l'inutilità dello smartphone bensì la sua inessenzialità" ha spiegato il professore che ha rinunciato al suo smartphone affinché gli studenti si sentissero affiancati nell'esperimento sociale.

Anche le famiglie hanno appoggiato questo periodo di astinenza, assicurandosi personalmente dello spegnimento effettivo dei cellulari dei propri figli durante il weekend e in alcuni casi gli stessi genitori e fratelli e sorelle hanno aderito attivamente all'iniziativa.

"Alcuni studenti si sono resi conto della "dipendenza" dagli apparecchi ma molti hanno apprezzato la possibilità di vivere giornate differenti. Si sono creati momenti che hanno portato alcuni di loro a compiere esperienze nuove per impiegare il loro tempo, come quella di provare ad imparare ad usare uno strumento musicale, oppure scoprire che con un fratello ogni tanto si può fare anche due chiacchiere, apprezzare un bel giro in bici in famiglia o guardarsi un film interessante con la mamma. C'è chi ha dormito meglio e di più, ma c'è anche chi, senza il cellulare accanto, ha avuto difficoltà ad addormentarsi. Alcuni non hanno resistito alla tentazione di collegarsi agli amati social trovando nuove vie, altri hanno sfogato i il vuoto avvantaggiandosi con i compiti. Per molti la curiosità di riaccendere il proprio telefonino era legata alla quantità di messaggi che avrebbero dovuto leggere una volta riacceso, per altri alla semplice possibilità di poter continuare a guardare la propria serie preferita in santa pace. C'è chi ha riconosciuto che scrollare il cellulare per una media di 4 ore al giorno nei weekend è una perdita di tempo, ma allo stesso tempo di non poterne fare a meno". 

Alla fine "Gli studenti hanno saputo mettersi in discussione ed hanno fatto autocritica, anche coloro che non hanno partecipato attivamente". 

La dirigente Grazia Mazzoni ha commentato “Occorre investire non soltanto a parole sulla famosa alleanza scuola-famiglia, da intendersi come un modello vincente per superare dubbi, ansie, preoccupazioni e condividere strategie per promuovere la maturazione dei ragazzi”.


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