Meloni: «Papa Francesco parteciperà a G7 a tavolo su intelligenza artificiale»
wiredNOS sabato 27 febbraio 2021 ore 10:00
La pandemia digitale con gli occhi di uno studente
Una riflessione sulla digitalizzazione al tempo del Coronavirus. Una rivoluzione sociale ed economica che ha avuto ripercussioni sulla vita scolastica
SAN MINIATO — La digitalizzazione è un fenomeno che, col passare degli anni e con l’avanzare della tecnologia, sta prendendo sempre più spazi nella quotidianità di ogni singola persona. Tecnicamente è definita come la conversione di grandezze analogiche in informazioni digitali.
L’utilità tecnica della digitalizzazione è apprezzabile in maniera diffusa in questo periodo di pandemia globale, consentendo molteplici attività di collegamento e di lavoro da remoto in mansioni che in tempi normali sono attuate solo in presenza dagli individui.
Nella scuola in particolare si osserva che, mentre prima delle attuali restrizioni le diverse attività scolastiche erano svolte quasi interamente in modo analogico, adesso è l’avanzata tecnologia digitale delle comunicazioni che consente la realizzazione di lezioni, verifiche e di vari incontri didattici da remoto, come pure di questi PCTO sul tema del giornalismo in collaborazione con il giornale online QUInos su cui scriviamo.
Idem si può dire per parte dell’ambiente lavorativo, in particolare per il lavoro d’ufficio.
Ma accanto ai vantaggi di avere la possibilità di portare avanti il lavoro in determinati settori e di consentire il più o meno normale mantenimento dell’educazione scolastica, quale diritto indiscusso di ogni ragazzo e ragazza, si vedono anche dei chiari svantaggi in particolare riferiti alla sfera sociale: qui la supremazia della digitalizzazione può portare allo straniamento del singolo dalla vita sociale che potrà abbracciare uno stile di vita più pigro e solitario, rimanendo imprigionato nella propria interiorità.
Luigi Ascione, 5C Liceo Scientifico, San Miniato (PI)
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