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NOScorner mercoledì 29 settembre 2021 ore 15:49
Studenti tutor sperimentano il lavoro nel sociale
Una serie di attività al servizio della cittadinanza svolte dagli studenti in alternanza scuola lavoro, è il progetto di una scuola fiorentina
FIRENZE — Gli studenti diventano operatori sociali attraverso la sperimentazione di una serie di attività sul campo rivolte alla cittadinanza del Comune di Firenze.
Il progetto è stato presentato all'Istituto comprensivo Sassetti Peruzzi dal dirigente scolastico, dal sindaco di Firenze e dall'assessore al Welfare di Palazzo Vecchio.
A spiegare il progetto è stato Osvaldo Di Cuffa dirigente scolastico dell'Istituto Sassetti Peruzzi di Firenze "Sarà un modo per fare sperimentare ai ragazzi il mondo del lavoro e la loro futura professione nel sociale ed al tempo stesso offriremo al quartiere intrattenimento, spazio giochi e supporto per i compiti scolastici. Dedicheremo uno spazio stabile al chiuso ed uno all'aperto con un'aula dedicata ed una area del giardino che in orario extra curricolare ospiteranno le attività. Si tratta di alternanza scuola lavoro ma diventerà una vera impresa didattica gestita dalla scuola, i ragazzi del commerciale si occuperanno infatti della parte tecnica ed i ragazzi del turismo della promozione. Siamo stati rallentati dal Covid come tutti ma presto inaugureremo questi nuovi spazi".
Il sindaco Dario Nardella ha detto "Sono entusiasta perché ho trovato una scuola in prima linea grazie alla intraprendenza del preside, degli insegnanti e degli stessi studenti. Si tratta di una scuola con diversi primati come il più alto numero di studenti di origine straniera, circa il 50% e ci sono esperienze di inclusione molto efficaci. Qui troviamo l'indirizzo socio sanitario, turistico, web commerce... abbiamo vissuto un periodo in cui si pensava che il professionale fosse da sfigati invece ci sono corsi che offrono competenze teoriche e pratiche per avere un lavoro degno di questo nome e sono all'avanguardia nel nostro sistema scolastico".
L'assessore Sara Funaro ha sottolineato "Si tratta della prima esperienza in cui i ragazzi di una scuola si mettono a disposizione per creare uno spazio giochi o per fare tutoraggio ai loro colleghi più piccoli. Si tratta di un grande servizio per le famiglie ma anche per la formazione degli studenti in vista della loro futura professione. Cercheremo la modalità migliore per segnalare i bambini che hanno bisogno di un sostegno per l'apprendimento scolastico e per aiutare coloro che sono rimasti indietro durante la pandemia. Saremo a stretto contatto con la scuola".
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