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terraNOStra domenica 03 settembre 2017 ore 14:58

Un tesoro nella campagna toscana.

​San Galgano: intervista al sindaco di Chiusdino.



CHIUSDINO (SIENA) — Nel piccolo comune del Senese, si trova un’attrazione molto speciale e fra le più spettacolari della Toscana, l’Abbazia di San Galgano o, come viene comunemente chiamata, San Galgano. L’abbazia fu costruita nel ‘200 per affiancare l’Eremo di Monte Siepi dove si trovavano le reliquie del Santo. Recentemente il Comune di Chiusdino ha acquisito, dal Demanio la proprietà dell’abbazia: per saperne di più abbiamo intervistato Luciana Bartaletti, sindaca del comune di Chiusdino

L’Abbazia di San Galgano è uno dei monumenti più suggestivi del senese e della Toscana. Quali sono le ragioni di questa acquisizione?       Si è giunti al passaggio di proprietà tra l'Agenzia del Demanio, Direzione Regionale per la Toscana e l'Umbria e il nostro Comune, perché San Galgano è la principale emergenza architettonica del nostro territorio comunale e per dare una naturale conclusione alla gestione dell'abbazia da parte del Comune, iniziata nel 2003. Inoltre c’è il legame, per così dire antropologico/culturale, tra Chiusdino, la sua gente e l'abbazia, dato anche il fatto che Galgano Guidotti, poi Santo, era originario di Chiusdino. In realtà San Galgano è al centro di un progetto più ampio del quale beneficerà l'intera Val di Merse. I primi risultati di questo progetto, di cui il Comune di Chiusdino si occuperà con proprie risorse finanziarie, dovrebbero essere vusibili sin dalla prossima primavera.

- Quali sono i progetti che il comune ha in mente per valorizzare il monumento?        Il progetto si divide in due parti distinte. La prima riguarda direttamente l'abbazia che, dopo le ricerche e le diagnosi opportune, diverrà oggetto di interventi finalizzati all'integrale riapertura dei percorsi del piano terreno, recuperando ambienti attualmente interdetti alle visite come la sacrestia. Si provvederà anche al restauro delle decorazioni murali, alcune delle quali scoperte da poco. L'obiettivo è rendere fruibili per il pubblico tutti gli ambienti oggi non visitabili. Una parte della struttura verrà destinata ad attività museali e culturali e infine importanti interventi sono previsti per la manutenzione ordinaria, il monitoraggio della conservazione del bene e la riduzione del rischio sismico (a un sisma del XVIII sec è dovuto il crollo della copertura, ndr).
 La seconda parte del progetto riguarda il resto del comprensorio comunale, in cui è prevista la creazione di un sistema museale territoriale: oltre al museo di Chiusdino e ad altri interventi di riqualificazione del centro storico, stiamo progettando la valorizzazione del sito archeologico di Miranduolo, castello medievale abbandonato da circa 20 anni oggetto di scavi da parte di Archeologi dell'Università di Siena.


- Il Comune anche quest’estate ha organizzato un intenso programma di attività culturali: è perchè si vuol coinvolgere i cittadini e far sentire l’Abbazia una “proprietà di tutti”?       Al di là della gestione, che è affidata al Comune, l'abbazia è già patrimonio di tutti, degli abitanti del comune e dei moltissimi che vengono anche da lontano a visitare questi luoghi. Certamente un'attività culturale varia e qualificata e le suggestioni derivanti da alcuni spettacoli potranno favorire l’acquisizione del senso di "bene comune" di San Galgano e potranno essere un'occasione di crescita culturale e una risorsa per l'intero comprensorio.

Elisa Gini 

5A, Istituto XXV Aprile - Liceo Scientifico, Pontedera



 https://www.youtube.com/watch?v=-BWGFy9KqaE&feature=youtu.be


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