Covid, l'impatto sulla scuola in uno studio
Due studenti su 5 dicono che la pandemia ha inciso negativamente sul loro equilibrio psicofisico. Ecco gli altri dati del report di Forium
SANTA CROCE SULL'ARNO — Nell'ambito del progetto europeo "Well Be", l'agenzia formativa Forium di Santa Croce sull'Arno, che vi ha preso parte come unico soggetto italiano, ha condotto un'indagine a campione su studenti, insegnanti e genitori per capire quale fosse l'impatto della pandemia sulla scuola e su loro stessi.
Spicca, tra i risultati, che due studenti su 5 residenti nel Comprensorio del cuoio in età adolescenziale reputano che il Covid abbia inciso negativamente sulla propria personalità e sull’equilibrio psicofisico.
La ricerca messa in atto nel Comprensorio mostra inoltre come il 41,5% degli studenti abbia definito l’impatto del contesto pandemico da negativo a molto negativo; dall’altra parte, però, il 50,34% degli alunni considera veramente buona o eccellente la propria salute. Le percentuali si basano su un campione casuale di 272 persone che vivono sul territorio: in particolare, sono stati coinvolti 147 studenti (età 14-19 anni), 55 genitori e 70 insegnanti.
"Il quadro lo definirei in chiaroscuro - ha commentato la presidente di Forium, Francesca Ciampalini, che segue in prima persona il progetto insieme a Tiziana Reali e Lucia Guarini - ovviamente il Covid ha avuto un impatto innegabile su tutti, quindi anche su chi frequenta la scuola, ci lavora o ha i propri figli al suo interno. Alcune categorie hanno accusato di più il colpo, altre hanno trovato risorse inattese addirittura per migliorare il proprio rendimento scolastico e per incrementare il proprio benessere".
La ricerca, infatti, mostra come gli studenti di 14-15 anni abbiano valutato il proprio benessere psicofisico in maniera migliore dei colleghi di 18-19 anni. Nella ricerca emerge anche come la pandemia abbia avuto un impatto maggiore sulla componente fisica rispetto a quella mentale.
"Per genitori e docenti i risultati sono diversi - ha concluso Ciampalini - loro valutano in maniera più negativa l’impatto della pandemia, specie nei cambiamenti emotivi, comportamentali e cognitivi legati allo stress e alle restrizioni. Le conseguenze peggiori della didattica a distanza, invece, sono l’isolamento e la monotonia".
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