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terraNOStra mercoledì 29 marzo 2017 ore 08:25

Il Capodanno Pisano… a Ponsacco

Il 25 marzo è stato celebrato anche in Valdera.



PONSACCO — A Pisa è già 2018. Il 2017 è iniziato da nemmeno tre mesi, eppure sabato 25 marzo è stato festeggiato il Capodanno 2018 all’ombra della Torre. È una tradizione consolidata nel capoluogo sulle rive dell’Arno celebrare l’inizio dell’anno il 25 marzo, secondo un’usanza cittadina precedente l’introduzione del calendario gregoriano quando si faceva coincidere il capodanno con la data dell’Annunciazione. La ricorrenza è stata festeggiata a Pisa come succede da secoli, ma quest’anno con un’innovazione. Anche a Ponsacco, 20 chilometri a est, è stato salutato il 2018. Perché anche la città del mobile? A causa della sua posizione, al confine tra Pisa e Firenze, durante il Medioevo la località è stata aspramente contesa tra le due repubbliche. Ma fu soprattutto Pisa a detenere il potere tra Trecento e Quattrocento su Ponsacco, che subì una serie di assedi da parte dei fiorentini che misero più volte a ferro e fuoco il castello. Non c’è dunque da stupirsi se il popolo ponsacchino sia da sempre legato alla croce pisana, per la maggiore prossimità geografica, o magari per antica repulsione nei confronti dei gigliati. Nelle rievocazioni storiche che si tengono sempre più frequentemente nel paese sulle rive del Cascina il richiamo delle antiche tradizioni pisane non è mai mancato. Sulla falsariga delle celebrazioni che si svolgono nel capoluogo, anche a Ponsacco i festeggiamenti sono cominciati con un corteo storico attraverso Corso Matteotti, l’arteria principale del borgo, con la partecipazioni delle compagnie dei “Tamburini”, degli “Arcieri di Sacco” e degli “Armigeri”, sempre in prima linea nelle rievocazioni storiche nella città del mobile, e del “Consiglio degli Anziani”, formato da gran parte della giunta comunale, presieduta dal Gonfaloniere rappresentato dal Sindaco Francesca Brogi. La celebrazione è proseguita in serata nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista dove, secondo l’uso pisano, l’autorità civile e quella religiosa, rappresentata dall’Arciprete Don Renzo Nencioni, hanno decretato l’inizio dell’Anno Domini 2018. Anche la musica, l’arte e la letteratura hanno voluto la loro parte. I soprano Monica Ciarla e Roberta Ceccotti, accompagnate all’organo da Romano Pucci, hanno interpretato brani dell'Ave Maria di Franz Schubert e de La Vergine degli Angeli di Giuseppe Verdi, regalandoci momenti di grandissimo valore musicale, insieme al coro parrocchiale con il canto gregoriano Salve Regina. Inoltre è stata esposta in chiesa l’”Annunciazione”, opera pittorica del maestro Roberto Marinai, realizzata per l’occasione del Capodanno. Anche al Poeta Dante Alighieri è stato accordato un tributo, nonostante la sua fiorentinità, con la lettura della preghiera alla Vergine di San Bernardo, incipit dell’ultimo canto del Paradiso. Ponsacco è così tornata per una sera in pieno Medioevo, impostando all'anno 1400 le coordinate della macchina del tempo. 

Purtroppo, nonostante un’ottima attività promozionale dell’evento, il pubblico non è stato numeroso come ci si sarebbe potuti aspettare da una cittadinanza attiva e attaccata alle tradizioni come quella ponsacchina. Peccato, era un’occasione da non perdere per riscoprire antiche usanze e per rivitalizzare un centro storico sempre più spoglio e abbandonato a se stesso.

Lorenzo De Carlo

4A XXV Aprile, Liceo Classico - Pontedera
Rubrica: TerraNOStra


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