NOSnews martedì 18 agosto 2020 ore 09:58
Trasporto scolastico toscano alla prova del Covid
L'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha scritto ai dirigenti scolastici per individuare le soluzioni alle criticità del rientro
FIRENZE — Quello del 14 Settembre sarà un rientro a scuola con molte criticità da gestire, a partire da quella del trasporto scolastico. Le domande sono molte. Quali mezzi scegliere per andare a scuola? Quali soluzioni di mobilità sostenibile adottare?
Domande che trovano spazio nella lettera inviata dall'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli al Direttore dell'Ufficio Scolastico regionale e, per suo tramite, ai dirigenti scolastici, invitandoli a offrire un contributo di proposte organizzative per fronteggiare le possibili difficoltà che si potranno avere nel trasporto degli studenti, alla luce delle disposizioni sul distanziamento in vigore attualmente.
Perchè, se da un lato, come si spiega nell'incipit della lettera, c'è il desiderio di vivere l'inizio dell'anno scolastico come un momento di grande e progressivo ritorno alla normalità, "vi è infatti una situazione oggettiva che alimenta preoccupazioni: il Dpcm dello scorso 7 Agosto, in vigore fino al prossimo 7 settembre, dispone ancora il distanziamento di un metro come regola base anche per la capienza dei mezzi di trasporto, salvo le eccezioni che comunque, pur con le più variegate interpretazioni, non consentono di andare oltre il 50/60% dei posti disponibili".
Da qui la domanda su quale contributo possa dare il mondo della scuola anche sul fronte della mobilità degli studenti, a fronte di un sistema del trasporto pubblico che, per quanto potenziato, non sarebbe in grado di garantire la risposta ad una domanda di servizio che abbia le dimensioni e le caratteristiche di quella degli anni precedenti.
La possibile risposta sta in un modello organizzativo nuovo, che tenga, "tra le priorità assolute il tema della mobilità degli studenti e dei lavoratori del settore. Occorre immaginare, suggerisce l’assessore, orari nuovi e diversificati, iniziative delle singole scuole per stimolare gli studenti – laddove possibile – ad utilizzare forme di mobilità sostenibile e alternativa (per esempio organizzando spazi dove poter lasciare le biciclette in sicurezza); o, ancora, prevedere orari di apertura degli edifici scolastici anticipati, al fine di favorire la possibilità da parte delle famiglie di organizzare forme di mobilità che possano contemperare le necessità dei genitori e dei figli. E, accanto a queste, l’assessore auspica che possano essere individuate anche altre iniziative che il mondo della scuola ritenga opportune per evitare che il sistema del trasporto pubblico si trovi a dover affrontare picchi di domanda ai quale non sarebbe in grado di dare risposta".
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