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NOScienza giovedì 04 febbraio 2021 ore 12:56

Ricercatore toscano svela i segreti delle farfalle

I cittadini di tutta Italia hanno collaborato allo studio coordinato dall’Università di Firenze su varietà, distribuzione e rischio di estinzione



FIRENZE — Sono circa 300.000 le segnalazioni ottenute anche grazie al contributo dei cittadini che hanno permesso di mappare 269 specie di farfalle e oltre 20.000 sequenze di DNA, questi i numeri dello studio internazionale coordinato da Leonardo Dapporto, ricercatore di Zoologia dell’Università di Firenze, che, assieme ai colleghi dell'Università di Torino.

Le informazioni sulla biodiversità delle farfalle italiane serviranno per impostare le migliori strategie per proteggerle, è lo scopo dello studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Molecular Ecology.

Dapporto ha spiegato “Analizzando le sequenze di DNA di un gran numero di farfalle dell’area che dalle Alpi si estende a tutta la penisola, fino alla Sicilia e alle piccole isole vicine, abbiamo potuto andare oltre l’aspetto degli individui e questo ci ha permesso di individuare 69 farfalle endemiche della regione Alpino-Appenninica e di capire la loro distribuzione in tutto il territorio italiano”.

I risultati dello studio realizzato con la collaborazione dei ricercatori dell’Istituto di Biologia evolutiva di Barcellona, dell’Istituto botanico di Barcellona, dell’University College di Londra e dell’Università di Oulu in Finlandia sono destinati a cambiare completamente le strategie e le priorità di conservazione delle farfalle italiane. “Abbiamo verificato che le Alpi e l’area che racchiude la penisola insieme alla Sicilia sono due diverse regioni per le farfalle - chiarisce Dapporto - e solo sette specie vivono in entrambe. A ogni specie endemica di ciascuna delle due regioni corrisponde un rischio specifico di estinzione: dovranno essere presi provvedimenti che considerino la loro esatta distribuzione, ora chiaramente riscostruita”.

Per il successo della ricerca hanno avuto infatti un ruolo significativo le piattaforme di citizen science dove centinaia di cittadini appassionati di farfalle hanno condiviso immagini e informazioni dei loro avvistamenti. Lo studio è stato possibile anche grazie alla collaborazione di otto parchi nazionali italiani che hanno finanziato la ricerca: il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano; quello dell’Appennino Tosco-Emiliano, delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; dei Monti Sibillini, del Gran Sasso e Monti della Laga; d’Abruzzo, Lazio e Molise; della Maiella; dell’Alta Murgia.


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