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NOSpettacoli martedì 23 maggio 2023 ore 11:48

Corti degli studenti al Festival dei Popoli

Sei corti da quattro scuole toscane, con altrettante storie che raccontano la diversità, dal genere all’etnie, dalla religione al pensiero



FIRENZE — Storie di pluralità nei sei corti realizzati nel progetto “DIVE - Diversity in Visual-Essays”, dai ragazzi di quattro plessi scolastici di Firenze l’Istituto Comprensivo "Montagnola Gramsci" e il Liceo Statale “G. Pascoli” e Pescia l’Istituto Comprensivo “Libero Andreotti” e I.S.I.S “Sismondi - Pacinotti”, Pistoia, che saranno presentati per la prima volta nella giornata di lunedì 29 maggio, al cinema La Compagnia di Firenze, nell’evento “Popoli for Kids and Teens - Spring Edition”, dalle 9 alle 13.

L’iniziativa è realizzata dal Festival dei Popoli con la produzione cinematografica Echivisivi, l’associazione L’Aleph, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC - Ministero della Cultura e dal MiM - Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Saranno oltre 300 gli studenti, da quattro scuole del territorio toscano, che affolleranno la sala del cinema La Compagnia, nell’edizione primaverile dell’evento “Popoli for Kids and Teens”, sezione del Festival dei Popoli che da anni dedica attenzione ai più giovani, con premi e documentari. I film saranno presentati al pubblico anche in occasione della 64ª edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che si terrà a Firenze dal 4 al 12 novembre 2023.

“DIVE – ha spiegato Vittorio Iervese, presidente del Festival dei Popoli - è un progetto sperimentale e coraggioso perché afferma tre cose particolarmente difficili da realizzare in questo periodo storico: l'importanza di lavorare insieme, la necessità di mettersi in gioco per quello che si è, l'apprezzamento della diversità come valore. Di fronte ai tanti progetti in cui gli adulti spiegano come si dovrebbero fare le cose noi del Festival dei Popoli, in collaborazione con Aleph ed Echi Visivi, abbiamo preferito dialogare e lavorare insieme ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine per permettere loro di esprimersi con il linguaggio del cinema. I lavori che vedremo al cinema sono delle lettere per immagini e parole di grande intensità e qualità spedite a chi saprà leggerle e ascoltarle”.

Il progetto è stato coordinato dal regista Samuele Rossi (autore de “La Memoria degli Ultimi”, “Indro”, “Margherita. La voce delle stelle”) e lo sceneggiatore Lorenzo Bagnatori, durante l’intero percorso di 8 mesi al fianco degli studenti. Da Firenze sono stati realizzati quattro corti, tutti scritti e diretti in collaborazione anche con gruppi di studenti del Liceo Pascoli: dall’Istituto Gramsci la classe ID ha prodotto “Blu", sulle difficoltà della generazione Z e la possibilità di mettere in atto un nuovo futuro,e la classe IID "I ragazzi del Gramsci”, sul tema dell’integrazione, mentre i ragazzi della Scuola media Montagnola presentano "Ritorno all'isola che non c’è", sull’importanza del gioco come realizzazione di sé, e la Scuola elementare Petrarca porta “Eliminare le differenze? Giochiamo”, una storia sull’identità di genere. Da Pescia invece ci sarà “Un giorno da grandi” dei giovani registi della scuola elementare Valchiusa, e "Note diverse" delle Scuole Medie Valchiusa e Alberghi, entrambi sul tema della diversità nelle sue varie declinazioni: questi due lavori sono stati realizzati assieme a due classi dell’Istituto Sismondi Pacinotti.

Sono stati gli studenti a vestire i panni di giovani autori e tecnici - classi della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado - nel progetto innovativo che ha favorito un'impalcatura di trasmissione delle conoscenze e competenze in modalità peer-to-peer, una modalità di apprendimento e ascolto reciproco tra studenti di diversa età. Gli studenti e le studentesse hanno riversato opinioni, sentimenti e riflessioni intorno al tema proposto, quello della “diversità come valore”.

Introdurre il concetto di “diversità” nella sua accezione più ampia e più libera nel dialogo fra studenti di ogni ordine e grado ha consentito di offrire loro l’occasione per esprimersi e per mettersi in relazione gli uni con gli altri a partire dal dualismo “normale/diverso”, che assume un significato rilevante in un momento così delicato per la crescita e la formazione e che è uno degli strumenti più efficaci per contrastare il rischio di emarginazione e di soggiacere a stereotipi omologanti.

I sei cortometraggi sono i risultati di questo lungo percorso di apprendimento su come tradurre pensieri e opinioni - intime, delicate, molto personali - in un racconto cinematografico. Dopo la prima fase, dedicata all’alfabetizzazione audiovisiva, comune a tutte le classi e declinata in base alle diverse fasce di età, le classi della scuola secondaria di secondo grado hanno ricevuto una specifica formazione tecnica in cui hanno appreso come si scrive e realizza un’opera audiovisiva.


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