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NOSport venerdì 10 febbraio 2017 ore 16:59

​Il Calcio del Carnevale

Il Torneo di Viareggio è ormai un’istituzione mondiale del calcio giovanile.



VIAREGGIO —  Quando si parla della città di Viareggio vengono subito in mente, in inverno, il famosissimo Carnevale e d’estate le spiagge affollate da turisti. Ma, per gli appassionati di calcio, la località del Mar Tirreno si collega subito alla Coppa Carnevale (per il periodo in cui si tiene), meglio conosciuta come Torneo di Viareggio. Questa competizione che dall’anno scorso si svolge nel mese di marzo, attira squadre giovanili provenienti da tutto il mondo, dalle “Primavere” delle grandi squadre italiane alle fucine di talenti sudamericane, passando per le emergenti formazioni africane e i misconosciuti team dell’Oceania ed è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello del sofferente movimento calcistico del Bel Paese. La kermesse viareggina è stata una tappa obbligata per molti grandi campioni, Chiellini, Marchisio e Cavani tra gli ultimi, ma nel passato hanno calcato il terreno dello Stadio dei Pini campioni del calibro di Zoff, Scirea, Paolo Rossi, Buffon, Totti, Del Piero e Pirlo. Dunque è una vetrina per giovani talenti e le sue tribune brulicano di osservatori delle grandi squadre desiderosi di scovare il nuovo Buffon o l’erede di Messi. Un nome a caso, Gabriel Batistuta, bomber di Roma e Fiorentina, si mise in mostra in terra versiliese nel 1989 con la maglia del Deportivo Italiano e fu acquistato dai viola due anni dopo. La scorsa edizione, vinta dalla Juventus (che è al nono successo nella competizione, raggiungendo il Milan e staccando Inter e Fiorentina) aveva visto l’esplosione dei “ragazzini” terribili del Palermo: Antonino La Gumina e Simone Lo Faso, entrambi, quest’anno, professionisti. E dunque chissà chi saranno i ragazzi che il 13 marzo inizieranno a calcare i campi di Viareggio e dintorni per conquistare la finale del 29 e di cui sentiremo parlare nei prossimi anni! Vedremo se altri grandi talenti emergeranno e spiccheranno il volo verso le grandi squadre; tutti gli occhi saranno puntati sugli enfant prodige Moise Kean, cannoniere della Juventus, primo 2000 a esordire sia in Serie A che in Champions League, e Pietro Pellegri, di un anno più piccolo del bianconero, ma già decisivo in Primavera con il Genoa e più giovane di sempre (15 anni e 9 mesi) a giocare nella massima serie italiana. Non c’è dubbio, la lotta per sollevare la coppa a Viareggio sarà ardua: oltre ai vivai delle big del nostro campionato diranno la loro settori giovanili assai floridi come quelli di Atalanta ed Empoli, senza dimenticare i ragazzi del PSV Eindhoven, che sognano di ripercorrere le orme dei tanti campioni passati dalla squadra olandese come Ronaldo “il Fenomeno” e il brasiliano Romario, così come non bisognerà sottovalutare, nei i tre team africani, due nigeriani: Abuja e Panthers e un congolese: Ujana. Insomma, ci aspettano 15 giorni di grande spettacolo, in cui giovani di tutto il mondo daranno il massimo per sfondare definitivamente nell’universo del calcio. Chissà se, parafrasando una vecchia canzone di Morandi (il momento Sanremese ne impone l’accenno) “Solo uno su mille ce la farà?” La storia ci dice che chi impressiona a Viareggio difficilmente fallisce.

Lorenzo De Carlo 

4A - XXV Aprile - Liceo Classico Andrea da Pontedera


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