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hanNOScritto giovedì 15 marzo 2018 ore 17:40

Un abbraccio e tutto passa

Intervista all’autrice del libro Anna Maria De Micco



PONTEDERA — Abbiamo voluto intervistare Anna Maria De Micco, la prof della nostra scuola che è anche autrice di libri per bambini, in occasione della sua ultima pubblicazione: “ Un abbraccio e tutto passa“, edito dall’editrice Passione Educativa. Le abbiamo chiesto che cosa l’abbia portata a scrivere questo libro e l’autrice ci ha risposto che le sue fonti di ispirazione sono state il suo essere sia madre, sia insegnante, sia mediatrice familiare. Grazie a queste sue esperienze, ha continuato, ha potuto costatare che spesso le persone sentono la necessità di “scaricare” le loro ansie, la rabbia, le tensioni e che, quando con le parole non ci riescono, possono farlo con un semplice gesto, un abbraccio che, se dato con il cuore, può essere liberatorio e anche terapeutico.Volendo saperne di più le abbiamo chiesto quale sia l’origine dei personaggi della storia e Anna Maria ci ha rivelato di averli presi dalla vita reale e di averli traslati in figure di fantasia. Così, per esempio, la figura del Dott. Piumarossa, capace di trovare, nella storia, la soluzione a ogni problema della protagonista, si ispira al Dott. Montirosso, un noto Psicologo e Psicoterapeuta operante a Lecco. Alla nostra richiesta di un suo giudizio sulle possibilità pedagogiche di una favola l’autrice ci ha risposto che la favola è un ottimo strumento pedagogico che attraverso un linguaggio semplice permette di arrivare facilmente ai bambini, comunicando loro valori importanti come la gioia e l’amore, ma anche la sofferenza, la solitudine e la rabbia. In questo modo con l’aiuto di un adulto i bambini possono trovare in una favola le soluzioni anche di problematiche legate al comportamento.

Con le favole, ha continuato, l’autrice, si trasmettono ai bambini dei messaggi semplici e netti: si può dire che infatti nelle favole i buoni saranno sempre salvati e i cattivi puniti. In questa storia il messaggio che l’autrice vuole trasmettere è anch’esso semplice, ma di grande impatto: “….Abbracciarsi forte forte, fino a toccare i cuori……” può trasformare la tristezza in felicità, grazie a persone capaci di “……amare e ascoltare….”. 

Per finire le abbiamo chiesto se, secondo lei, anche la scrittura può avere un valore terapeutico. La risposta è stata che per lei e per molti altri scrivere è, in effetti, un modo per “liberarsi” dai malesseri del proprio stato d’animo e per ritrovare la forza per affrontare la quotidianità. L’autrice ha voluto salutarci regalandoci una bella frase: “Chi non ha una abilità ne possiede sicuramente un’altra”. Ci siamo sentiti tutti rassicurati.

Andrea Pancioli, Sara Citi, Cecilia Gori 

Classe 3B Scienze Umane, Liceo “E. Montale”, Pontedera, Pisa - Toscana


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