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soNOStato martedì 18 aprile 2017 ore 01:08

Salento

Salento, terra di spiagge e cultura.



​TRA ARTE E MARE — Se per la propria vacanza si è in cerca di un luogo in cui il divertimento e la cultura siano ugualmente a portata di mano, sicuramente il Salento è una delle mete più adatte. Con un mare che per limpidezza delle acque e bellezza e varietà delle coste, sia basse e sabbiose che alte e rocciose, in Italia ha pochi rivali, il turismo balneare non può non essere uno dei principali punti di forza dell’area leccese. Ben tre tratti di costa del Tacco d’Italia (Otranto, Castro e Melendugno) figurano nella top 20 italiana: l’acqua spesso non ha nulla da invidiare a destinazioni ben più esotiche, non a caso le spiagge di Pescoluse, sul versante ionico, sono chiamate “Maldive del Salento”. Certo, manca la barriera corallina con tutti i suoi coloratissimi pesci, ma per quanto riguarda la fauna marina la zona si difende bene: spicca la presenza di tartarughe e delfini. Ha fatto recentemente capolino anche la foca monaca, che un tempo era abituale frequentatrice delle grotte e delle calette salentine, tanto da dare il nome a località come Torre dell’Orso (il pinnipede era chiamato infatti “urso” dai locali). Dunque spiagge e acque bellissime, ma non solo. Ciò che rende speciale Lecce e il suo circondario è la compresenza di coste mozzafiato con attrazioni di ogni tipo. Se restiamo nell’ambito del divertimento in senso stretto, Gallipoli è una delle capitali italiane della vita notturna estiva, tanto da attirare quasi 2 milioni di turisti, soprattutto giovani, nei mesi di luglio e agosto. Per chi non fosse amante dei bagni in mare, ecco lo sconfinato e affollatissimo Parco Acquatico Splash di Gallipoli, con scivoli, vasche e giochi, altrimenti le scenografiche piscine di acqua salata a picco sulla scogliera della Grotta Zinzulusa. I tuffatori troveranno il loro paradiso nelle numerosissime coste rocciose, menzione speciale per la Grotta della Poesia, tra le 14 migliori piscine naturali al mondo, con costoni di roccia di varie altezze che permettono salti da urlo in senso letterale. Per quanto riguarda le specialità culinarie servirebbe un articolo a parte, da provare assolutamente i rustici (sfoglie con mozzarella fusa e pomodoro), i pasticciotti (pasta frolla riempita di crema pasticcera o cioccolato), le friselle e i tantissimi piatti a base di pesce, crostacei e molluschi, talvolta crudi. Imperdibili le numerose e sentitissime feste patronali, la più celebre quella di Sant’Oronzo, protettore di Lecce, sul finire di agosto, con una solenne processione della statua del martire per le vie della città. Tali ricorrenze sono sempre caratterizzate da luminarie che non hanno eguali al mondo, le più spettacolari quelle in occasione della celebrazione di Santa Domenica nel piccolo paese di Scorrano. Per gli amanti dell’arte il Salento è una destinazione da visitare comunque. Il barocco leccese, sviluppatosi a cavallo tra il 1500 e il 1600, è noto in tutto il mondo. Le sue ridondanti ed elaborate decorazioni rivestono le facciate dei monumenti più importanti del capoluogo: brillano la spettacolare Basilica di Santa Croce, Piazza del Duomo, il salotto della città, con la Cattedrale e il Palazzo del Governo e il ricco Palazzo dei Celestini, oggi sede della Provincia. Non mancano testimonianze d’arte più antiche: i castelli del XV secolo ad Otranto e a Lecce e la purtroppo poco conosciuta trecentesca Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, che può essere considerata a buon diritto l’Assisi del Sud, con affreschi romanici e gotici che ricordano quelli giotteschi. Tornando ancora più indietro nel tempo troviamo l’Abbazia di Cerrate, risalente all’Anno Mille, con un portale di assoluto valore e la poco più tarda Cattedrale di Otranto, dove sono conservati i teschi degli 813 abitanti della città uccisi dai Turchi per non aver voluto rinnegare la propria fede. Se vogliamo invece reperti romani possiamo trovarli a Lecce: l’Anfiteatro Romano, dove sotto Natale è allestito un suggestivo presepe, occupa il centro della bellissima Piazza Sant’Oronzo, cuore pulsante della città. Con una tale offerta ce n’è veramente per tutti i gusti. Quindi, anche se “Lecce, città dell’arte, se ne infischia di chi arriva e di chi parte”, sicuramente chi arriva non se ne infischia di lei e chi parte non la dimenticherà facilmente.

Lorenzo De Carlo

4A  XXV Aprile - Liceo Classico, Pontedera


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