google ads
Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.
quinos, Cronaca, Sport, Notizie Locali quinos
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Il papà di Ilaria Salis in tribunale a Budapest: «Speriamo di ottenere i domiciliari»

NOSnews giovedì 10 dicembre 2020 ore 14:49

Oltre 100 scuole toscane connesse al Meeting

Centinaia di ragazzi e insegnanti da tutta la Toscana sono stati presenti virtualmente, collegati via streaming da classi o abitazioni private



FIRENZE — Dodicimila studenti di più di 110 scuole toscane, medie e superiori collegati da remoto da buona parte della Toscana, questi i numeri dell’edizione 2020 del Meeting dei diritti umani della Regione Toscana, evento annuale al quale il presidente della Toscana Eugenio Giani non ha voluto rinunciare nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto. "Io rispetto” è il titolo di questa ventiquattresima edizione collegata al tema “Pace, Giustizia e Istituzioni solide” fissato dall’obiettivo numero 16 di sviluppo sostenibile dell'Agenda Onu 2030.

I ragazzi da casa hanno interagito attraverso Zoom, Instagram e le piattaforma www.menti.com. Hanno scritto i loro nomi, le città e l’età in diretta in una nuvola di parole sullo schermo. Migliaia di risposte in pochissimi secondi. Hanno presentato i loro lavori un istituto di Vinci, un liceo di Colle val d'Elsa, un’altra scuola da Chiusi. Poi quiz sull’agenda 2030 e l’obiettivo 16 di sviluppo sostenibile, sulla Dichiarazioni universale dei diritti dell’uomo, sulle storie di servitori dello Stato, di donne e uomini che hanno sfidato il silenzio e l’omertà al prezzo della propria vita, di ragazzi poco più grandi di loro come Patrick Zacky, difensore dei diritti umani rinchiuso nelle carceri egiziane dal Febbraio scorso, torturato. Sul palco Carletto Dj e il giornalista Saverio Tommasi. 

Il Meeting dei diritti umani rientra nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, ed usando linguaggi non convenzionali vuole parlare agli studenti delle scuole per sottolineare l’importanza e l’attualità, ancora oggi, dei valori alla base della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata nel 1948. Fu l’Onu a chiedere di farla leggere e commentare nelle scuole.

Dalla crisi, dalla pandemia, può discendere un nuovo Rinascimento, ma solo se saranno i giovani a dargli forza e concretezza, trovando spirito di comunità ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani nel suo intervento "La storia ci insegna che sono i momenti critici quelli in cui si compiono i maggiori salti culturali. Stiamo vivendo una fase nella quale i giovani possono essere davvero protagonisti. La pandemia ci costringe al distanziamento, ma crea una situazione nuova, nella quale i giovani possono dimostrare la propria concretezza". "Le nuove generazioni - ha aggiunto - utilizzano mezzi virtuali ma in realtà ci insegnano obiettivi molto concreti, come la condanna dell'uso della plastica, la promozione dell'energia pulita, lo sviluppo sostenibile. E in questo contesto un ruolo fondamentale lo hanno i diritti. Vogliamo che la pandemia sia una spinta verso l'innovazione. Come che il paese diventi più accogliente per le loro start up e le loro proposte". "La Toscana - ha concluso Giani - storicamente ha dimostrato sensibilità progressista e attenzione per i diritti umani, dal Rinascimento, allo sperimentalismo di Galilei, dall'abolizione della pena di morte, ai test di Meucci per l'invenzione del telefono. Nei toscani e negli italiani lo sviluppo economico è sempre andato di pari passo con lo sviluppo della civiltà, anche oggi abbiamo questo obiettivo e questa opportunità. Il mio invito ai ragazzi è quello di portare avanti la tradizione del DNA toscano, di avviare un nuovo Rinascimento che parta dai diritti e dalle capacità individuali per portare benessere alla propria comunità e al mondo".

Quest’anno le centinaia di ragazzi e insegnanti da tutta la Toscana sono stati presenti non fisicamente ma virtualmente, collegati via streaming da classi o abitazioni e rappresentati dai loro elaborati condivisi on line grazie alla tecnologia. Il palco, invece, si è popolato e raddoppiato, dato che una parte significativa del Meeting è uscita dal Mandela ed è approdata al Parco di San Donato, nel quartiere fiorentino di Novoli, da dove si sono collegati vari ospiti e dove il writer Andrea Cascìu, street artist e direttore artistico dell'associazione “Pennelli Ribelli”, ha dipinto un murales appositamente ideato per l'evento e terminato proprio stamani. Con lui Matteo Bidini, curatore e produttore culturale di interventi di arte pubblica.

“Legalità e rispetto sono due concetti intrecciati in modo strettissimo - ha detto l’assessora regionale con delega alla promozione dei diritti umani Alessandra Nardini nel suo intervento introduttivo - la legalità passa dal rispetto delle leggi, ma scegliere la legalità significa anche rispettare tutti gli esseri umani, a partire da chi è più fragile, i beni comuni, l'ambiente. Le società con maggiore illegalità sono anche le società più ingiuste, con maggiori disuguaglianze. L'uguaglianza è la base necessaria affinché i diritti umani siano garantiti. Anche se certi diritti sembrano scontati, non lo sono affatto in molte parti del mondo, in alcuni Paesi si stanno compiendo addirittura passi indietro". "Questa pandemia - ha aggiunto- sta aumentando povertà, disuguaglianze e difficoltà. Le criticità che si evidenziano non le ha create il Covid, c’erano anche prima ma adesso sono più evidenti e purtroppo si stanno acutizzando. Per questo non dobbiamo dire che rivogliamo il mondo che avevamo prima del Covid, ma dobbiamo impegnarci per costruirne uno migliore, più giusto, più inclusivo e equo, basato sull'uguaglianza e sul pari accesso alle opportunità, più sostenibile. Per farlo dovremo farci guidare da principi e dai valori come quelli contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Solo così costruiremo davvero una società del rispetto e della legalità, dei diritti e dell’uguaglianza”.

"Viviamo oggi in una generazione di pace e di benessere - ha sottolineato Stefano Ciuoffo, assessore regionale con delega alla cultura della legalità - una condizione che diamo troppo per scontata pensando che sia per sempre. Ma non è così. Sarà per sempre solo se resta saldo in noi il riconoscimento del valore della persona, della legalità, dei diritti e dei doveri che a ciascuno competono nel momento in cui vive in una comunità strutturata. È questo il messaggio che la Regione Toscana ha voluto ribadire con questa ventiquattresima edizione del meeting, perché non c'è polizia e non c'è controllo, non c'è legge che possano sostituirsi alla coscienze consapevoli del proprio diritto-dovere di cittadinanza".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
Programmazione Cinema Farmacie di turno
Quinos
Operazione Finanziata dal POR-FESR Toscana 2014-2020
Por Creo