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terraNOStra lunedì 24 maggio 2021 ore 11:29

Buchette del vino riscoperte al tempo del Covid

Un’alternativa anti-contagio che ha fatto fare ai fiorentini un salto indietro nel tempo, sono le antiche aperture dette "Buchette del vino"



FIRENZE — Nel mese di Aprile 2020, in pieno lockdown, una rinomata gelateria fiorentina ha avuto l’idea di utilizzare l’antica “Buchetta del vino” presente sulla facciata del locale per servire i clienti in sicurezza. L'idea ha suscitato grande apprezzamento ed ha permesso di anticipare di parecchi mesi quella che sarebbe diventata la somministrazione in sicurezza, all'esterno del locale.

Le buchette sono caratteristiche della città di Firenze e risalgono al XVI secolo: inizialmente furono utilizzate per servire il vino. Gli avventori bussavano alla porticina di legno, il vinaio l’apriva, prendeva il fiasco vuoto del cliente, lo riempiva e, attraverso la buchetta, lo restituiva ricevendo le monete per il pagamento.

Vi erano poi altre buchette che venivano utilizzate con finalità di beneficenza: i bisognosi che ci andavano ci potevano trovare un po’ di cibo.

Quando, nel 1630, scoppiò la tristemente famosa peste bubbonica, l’uso delle buchette subì un cambiamento. Infatti, per garantire il distanziamento sociale, il vino veniva servito dalle buchette attraverso un tubo, il pagamento veniva effettuato lasciando le monete su una paletta e così venivano ritirate e disinfettate, lavandole con aceto. Si può leggere tutto questo in un documento redatto dal fiorentino Francesco Rondinelli: “Relazione del contagio stato a Firenze l’anno 1630 e 1633”. Questo testo ha una grande importanza poiché è il primo che racconta nei dettagli l’utilizzo delle buchette, come ha spiegato in una recente intervista Matteo Foglia, presidente dell’Associazione Buchette del Vino.

Passando ai giorni nostri quando il Covid19 ha stravolto anche la quotidianità delle piccole cose come prendersi un caffè o gustarsi un gelato, fra le soluzioni creative spicca l’idea di Vivoli, la gelateria fiorentina che ha pensato di utilizzare la propria buchetta; il suo esempio è stato presto seguito anche dall’Osteria delle Brache.

E così a Firenze si è assistito a un tuffo nel passato con la riscoperta delle buchette che, oggi come ieri, garantiscono la sicurezza dei cittadini dai rischi di un nemico contagioso: il Coronavirus.

Elena Casati 3B, Gemma Berti 3B, Giulia Bolognese 3A, Silvia Monno 4A, 

Liceo Alberti Dante, Firenze.


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