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NOSport giovedì 13 aprile 2017 ore 02:42

Federico Vettori

Un grande capitano per il "Città di Pontedera"



PONTEDERA — Ruolo: DIFENSORE      Nato: 28/09/1982  a PESCIA (PT)     Altezza: 184    Peso: 74

Il “Città di Pontedera” è una delle squadre più giovani del campionato di Lega Pro. Il capitano, Federico Vettori, è considerato un punto di riferimento e una guida da molte giovani promesse del calcio del territorio. Abbiamo chiesto e ottenuto da Federico di poterlo incontrare, per conoscere più a fondo il capitano della squadra che dal 1912 appassiona gli abitanti di Pontedera.
Come hai iniziato a giocare a calcio? Ci sono stati dei precedenti in famiglia o sei stato il primo? Mio padre giocava a calcio, quindi ho frequentato i campi sin da piccolo. Anche gli amici mi hanno portato a provare il calcio come primo sport, poi mi è piaciuto e ho continuato. Il Sogno di ogni calciatore è di arrivare in serie A, tu l’hai mai sognato? Sì. E c’è stato anche un anno che ho fatto in Serie A, ma purtroppo, da infortunato, e così non ci sono rimasto. Sei soddisfatto della tua carriera o ci sono stati dei momenti da dimenticare? Credo che avrei potuto fare qualcosa in più: se non ci sono riuscito è a causa di limiti miei e dunque qualche rimpianto ce l’ho. Sei il capitano del Città di Pontedera. Come ti senti a rivestire questo ruolo di rilievo? È una posizione molto gratificante e di responsabilità in particolare in una squadra giovane come la nostra. Sono orgoglioso e soddisfatto di questo ruolo, mi sono trovato bene sin dall’inizio qui a Pontedera e quindi credo che sarà la società con cui concluderò il mio percorso. Ogni anno c’è un turnover di ragazzi alle “prime armi” nelle categorie professionistiche. Dato che tu sei un punto fermo per questa squadra, come ti senti nella veste di “Mamma Chioccia”? E cosa consiglieresti a questi giovani? Sento la responsabilità del ruolo e cerco di essere mettere la mia esperienza al servizio di questi giovani che cominciano a giocare a livello professionistico dando loro consigli personalizzati così come altri hanno fatto con me, con l’augurio che possano fare la miglior carriera possibile. Da tenere presente che oltre al talento conta anche la preparazione mentale di ognuno: ci sono ragazzi di 20 anni che ragionano trentenni, mentre altri come sedicenni! E cerco di far loro capire che nel calcio, come negli altri sport, i primi anni sono importanti, perché se ti fai trovare pronto da giovanissimo hai certamente molte più possibilità di riuscire ad essere scoperto e di andare avanti. Il regolamento del Giuoco del Calcio prevede che sia tu, come Capitano, a rapportarti con i Direttori di gara. Come vedi le figure arbitrali? Cerco sempre di avere un dialogo civile con l’arbitro, che è l’unica figura preposta a parlare con i giocatori, essendoci sconsigliato di rivolgerci agli assistenti. Cerco di ricordare sempre che, anche se non è sempre facile avere un dialogo con loro, il rispetto non deve mai venire meno.

Le parole franche e chiare del Capitano Vettori hanno illustrato diversi aspetti dell’attività calcistica e nel salutarlo lo ringraziamo facendogli i migliori auguri. E, come notazione personale, aggiungiamo che il nostro Capitano non è solo un bravo giocatore professionista, ma anche una persona molto disponibile e presente nella vita sociale della nostra città. Con questo spirito lui e i suoi compagni di squadra hanno regalato una bella giornata di calcio ai ragazzi della comunità di Via Colombo, facendo palleggi e scambiando dei “passaggi” nel cortile della struttura, facendoli così sentire dei veri giocatori della squadra granata.

Elisa Gini

4A, XXV Aprile, Liceo Scientifico - Pontedera


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