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soNOStato sabato 08 aprile 2017 ore 08:05

La città della creatività

Gotico e modernismo si incontrano tra le colline e il mare



BARCELLONA — Se quasi 10 milioni di turisti hanno visitato Barcellona nel 2016 un motivo ci sarà. Il capoluogo catalano sorge in una posizione strategica, affacciato sul mare, ma allo stesso tempo arroccato sulle colline, in mezzo una sconfinata bianca distesa di case, palazzi, chiese e monumenti, attraversati da interminabili viali che collegano la città vecchia alle zone più periferiche e ai comuni limitrofi. Barcellona è in uno dei periodi di massimo splendore della sua storia: dopo la fine del franchismo la città ha conosciuto una ripresa economica eccezionale grazie soprattutto al turismo, in costante crescita. È forse il terzo “magic moment” per la metropoli catalana, dopo quello trecentesco, al quale dobbiamo il centro storico e il Modernismo, tra 1800 e 1900, quando la città ha assunto la forma che oggi conosciamo grazie al geniale architetto Ildefons Cerdà. Ma è stato anche il periodo di Antoni Gaudì, che dobbiamo ringraziare per gran parte delle meraviglie che hanno reso famosa Barcellona nel mondo. Dalla sua mente visionaria, ma estremamente creativa sono stati progettati la Sagrada Familia, meravigliosa e stravagante chiesa ancora in fase di costruzione senza uguali al mondo, Casa Milà, dalle peculiari forme di una parete rocciosa, Casa Batlò, dalla caratteristica cupola, e il Parc Guell, isola verde della città, uno smeraldo al centro delle colline che la incoronano. Gaudì ha operato anche una serie infinita di interventi architettonici anche minimi che hanno reso dei semplici muri o lampioni veri capolavori. Ne vediamo molti lungo le Ramblas, il viale principale di Barcellona, centro pulsante della vita della città, colorato da bancarelle e artisti di strada che affiancano i negozi dei marchi più famosi ed è pervaso dalle struggenti melodie dei musicisti tradizionali. Basta imboccare una delle traverse ed eccoci nel vero centro di Barcellona, che sembra rimasto fermo a settecento anni fa. Ci si può meravigliare all’ombra delle spettacolari guglie della Cattedrale, rilassarsi nella solitaria Plaça del Rei o esplorare gli antichi vicoli del Barri Gotic. Per gli amanti dell’arte non mancano i musei dove rimanere a bocca aperta: c’è la scelta tra la stravaganza della Fundaciò Joan Mirò, immersa nel verde della collina di Montjuic, la varietà di stili e la genialità del Museu Picasso e il fascino del Romanico, del Gotico e del Rinascimento al MNAC, il Museo Nazionale d’Arte Catalana, una cattedrale della pittura che svetta su Plaça d’Espanya, monumentale piazza dove risiede la Font Magica, una fontana che offre la sera magici spettacoli con giochi d’acqua e di luce. E per il divertimento in senso stretto Barcellona non resta certo indietro: è una delle città europee dalla vita notturna più movimentata, discoteche come La Terrrazza (sic) e il Razzmatazz sono celebri a livello internazionale, così come le spiagge, caso raro per una metropoli, che a neanche dieci minuti dal centro si estendono per ben 5 chilometri e sono sempre affollatissime. Non mancano poi le numerosissime feste tradizionali, con balli, canti, carri allegorici e piramidi umane. Ultimo, ma non per importanza, lo sport. Ospitando le Olimpiadi nel 1992 la città si è dotata di impianti moderni e all’avanguardia, ce n’è per tutti i gusti, menzione d’onore per la cittadella dello sport del FC Barcelona, che, oltre al celeberrimo Camp Nou, ospita anche squadre di basket, pallamano, hockey e futsal. Che altro dire di questa fantastica città se non di visitarla appena potete?

Lorenzo Di Carlo

4A, XXV Aprile-Classico, Pontedera


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