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NOScienza sabato 04 febbraio 2017 ore 22:50

Allergie e intolleranze

Interviste a un esperto e a due donne celiache.



PONTEDERA — L'uomo vive in un ambiente favorevole per la vita ma, per alcuni individui e in determinate circostanze, lo stesso ambiente può essere fonte di disagio e di malessere che si manifesta come allergia o intolleranza. Per fare chiarezza sull’argomento abbiamo intervistato il dottor Iannello, allergologo presso l'ospedale Lotti di Pontedera e due donne, Simona e Emma, celiache.

Cos’è un’allergia? È una reazione anomala del nostro organismo, che porta a una produzione di anticorpi che determinano come reazione la manifestazione di sintomi, quali diarrea, anemia, reazione cutanee e difficoltà respiratorie. Le allergie al polline, agli acari della polvere, agli alimenti e al veleno di api e vespe sono alcune fra le più comuni. Le allergie alimentari, come quella ai crostacei, agli arachidi o al latte, sono più comuni nei bambini, mentre quella al polline e agli acari della polvere sono frequenti negli adulti. Vi sono individui che sottoposti a test risultano positivi e vengono definiti “sensibilizzati”, ma non necessariamente sono allergici, anche se possono diventarlo in futuro. Cosa significa intolleranza? Con l'intolleranza non abbiamo una produzione di anticorpi e i sintomi più comuni sono dei disturbi intestinali. Le intolleranze più comuni sono quella al lattosio e al glutine. Quali sono le differenze fra le due? La differenza principale tra allergia e intolleranza è che, nella prima gli agenti stimolanti possono essere minimi e le reazioni immediate, nella seconda queste possono essere tardive, anche perché occorre una quantità elevata di fattori responsabili perché si manifestino. Come si sviluppa un'allergia?   Un semplice cambiamento ambientale può comportare lo sviluppo di un'allergia, ma nella maggior parte dei casi l'allergia è trasmessa ereditariamente: principalmente dalla madre o da entrambi i genitori. Quali sono i sintomi e quali le cure dell’allergia?   Esistono vari tipi di gravità di allergia alimentare e di conseguenza variano anche i sintomi: si può passare da un semplice prurito a uno shock anafilattico; per alcuni soggetti è sufficiente seguire una dieta speciale, per altri è necessario assumere regolarmente un antistaminico o nei casi più gravi il cortisone. In casi estremi il soggetto può essere salvato solo con l'adrenalina, il farmaco salvavita. a quale età ci si rende conto di essere allergici?    Le allergie possono svilupparsi sia in età neonatale che avanzata. L’abbiamo chiesto a Simona, 50 anni che, ci ha riferito, solo da pochi anni si è resa conto di essere celiaca, ovvero intollerante al glutine presente negli alimenti. Fino al 2011 aveva condotto una vita ‘normale’, poi ha iniziato ad avere forti dolori allo stomaco e valori sballati negli esami nel sangue. Appena scoperto il problema Simona ha seguito una dieta speciale e ora vive una vita serena. Emma, studentessa di liceo, ci rivela di essere anche lei celiaca, ma i suoi lo hanno scoperto quando aveva solo nove mesi, nel passaggio dal latte alle “pappine”. Le digeriva con difficoltà e spesso le rigettava, perdendo peso: era diventata uno scheletrino con la pancia gonfia. Dopo gli esami clinici che hanno rivelato la natura del suo problema e una nuova dieta Emma è stata bene e ha potuto riacquistare il suo peso. Le due donne dichiarano di non essere a disagio neppure nei ristoranti dato che i ristoratori, ormai informati sulla celiachia, mettono a proprio agio il cliente, proponendo cibi e preparazioni adeguate senza farlo sentire un ‘diverso’.

Alessia Bartaloni, Rachele Taddei
4A, Liceo Scientifico XXV Aprile


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