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fattiNOStri lunedì 17 aprile 2017 ore 23:27

Un lavoro da filosofo maieutico

Fare divulgazione scientifica sulle orme di Socrate



NAVACCHIO — Lo scorso 11 aprile noi di NOS abbiamo avuto un incontro al Polo Tecnologico di Navacchio, dove abbiamo intervistato la dottoressa Monia Badalamenti titolare di TeleGalileo, portale di informazione scientifica. Nel presentarsi ci ha detto che dopo aver conseguito il master di comunicazioni pubbliche a Pisa, ha iniziato a lavorare come giornalista scientifica. Parlando poi della sua professione ci ha parlato delle responsabilità e dei diritti del giornalista. Quanto alle responsabilità sono civili, sociali e morali nei confronti della comunità di riferimento che si trovano nel "Testo Unico" (scritto nel 1957). I diritti sono solo due: il diritto di cronaca (vedi l’articolo 21 della Costituzione italiana) e la normativa relativa alla legge sulla privacy. Oltre ad attenersi alla deontologia professionale il lavoro di un giornalista deve seguire la regola delle 5W: Who, Why, What, When, Where. Un articolo è il frutto del lavoro simile a quello di un filosofo maieutico in quanto deve riuscire. con opportune domande e stimoli, a tirar fuori la verità su fatti successi; in più deve riuscire a catturare l'attenzione e a coinvolgere il lettore con un testo che, ad un tempo. deve essere breve, semplice, efficace e interessante.Il giornalista scientifico è un divulgatore che racconta ciò che accade nei laboratori di ricerca. Gli argomenti di cui può occuparsi sono: la medicina, l’ambiente (ad esempio la biodiversitá), la tecnologia, scienza e ricerca. Continuando nella sua interessante disamina ci ha rivelato che dei giornalisti scientifici il 45% sono pubblicitari, il 35% professionisti, il 16% non sono a nessun albo e 4% iscritti in albi diversi.Quali sono i riferimenti di un giornalista scientifico? Oltre alle Agenzie di Stampa Le prime riviste scientifiche sono: "The Lancet"(1823), collocata tra le prime 5 riviste internazionali, relative a neurologia, oncologia e malattie infettive; poi "Nature"(1869), una delle più autorevoli e importanti riviste del mondo che parla di biologia chimica, fisica, genetica etc...In un mondo nel quale la scienza è indispensabile, il lavoro del giornalista scientifico è molto importante, poichè fa da ponte tra mondo scientifico e gli uomini.

Maria Elisa Barbuti

4A  XXV Aprile-Liceo scientifico, Pontedera


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