fattiNOStri lunedì 03 febbraio 2020 ore 10:35
Soap Opera, un progetto di economia circolare

Saponi non inquinanti prodotti dagli alunni degli alunni della scuole di Marina di Campo nell'ambito di un progetto di economia sostenibile
CAMPO NELL'ELBA — Il nome del progetto “Soap Opera” non deve trarre in inganno e spingere la mente dei lettori sui set di qualche famosa serie tv strappalacrime, poiché, al contrario, si tratta di un interessante esperimento di economia circolare e ambientale che da ottobre sta interessando i bambini delle scuole elementari di Marina di Campo, in particolare le classi IV e V della “Teseo Tesei”, e li accompagnerà fino alla fine dell’anno scolastico.
Soap, infatti, sta per “sapone”, che è l’attore principale di questa colorata drammaturgia, nella quale i più piccoli, guidati dalla maestra Alessandra Garofalo, stanno producendo saponi artigianali realizzati con metodo a freddo di cui 40 pezzi per la persona (con sconto di soda) e 20 pezzi da bucato con grassi esausti e materiale di riciclo per gli stampi (con eccesso di alcali).
Il progetto Soap Opera si inserisce nell’azione “circolare” di produzione dei detergenti ecosostenibili e mira a promuovere negli alunni la consapevolezza dell’autoproduzione circolare di un prodotto non inquinante attraverso le tecnologie a loro disposizione per un consapevole uso teorico della matematica e pratico della tecnologia.
“Si ipotizza di poter accedere, in un triennio, - si legge nel progetto - ad un percorso di produzione tra territorio elbano e scuole (anche e soprattutto in senso verticale tra classi diverse o su uno stesso gruppo di alunni) stimolando, in tal modo, l’apprendimento condiviso della matematica e della tecnologia”.
Il fine del progetto non è però la vendita, come previsto dalla legislatura vigente in fatto di produzione cosmetica, ma quello di stimolare all’autoproduzione consapevole in cui scuole e famiglie riescano a reperire sul territorio le materie prime per la realizzazione dei prodotti in questione riciclando le rimanenze per un’ulteriore produzione.
“Sul territorio elbano – spiega nel documento Alessandra Garofalo, responsabile dell’iniziativa - sono disponibili una gran quantità di materie atte alla saponificazione e generalmente poco o mal sfruttate: dall’olio esausto, prezioso per il sapone da bucato, alla lana di pecora, preziosa per la lanolina, senza contare la grande quantità di piante officinali a disposizione degli alunni per lo studio e lo sfruttamento consapevole ed oculato”.
Istituto Comprensivo Statale “G. Giusti” di Campo nell'Elba
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