soNOStato mercoledì 26 luglio 2017 ore 15:00
La morale del gondoliere
Turismo low cost, ma con rispetto.
VENEZIA — Visitando Venezia, città meravigliosamente unica nel suo genere, conosciuta in tutto il mondo come modello di originalità architettonica, tra un pilastro d’arte e l’altro (il secolare ponte di Rialto, San Marco, il Palazzo Ducale, per citarne solo qualcuno) l’occhio del turista viene catturato inevitabilmente dalla miriade di negozi e ristoranti, molti di bassissima qualità, dalle insegne tanto vistose quanto inadatte all’eleganza della città: negozi e ristoranti che stonano in confronto a tanta bellezza, in un contrasto che lascia un aspro ricordo della città. A Venezia, come in moltissime altre città italiane con grandi affluenze turistiche da tutto il mondo, attività di questo tipo sono sorte in seguito a un cambiamento radicale del turismo: è stata data la possibilità di viaggiare a ogni rango sociale, permettendo a un numero sempre più grande di persone di poter conoscere il mondo in tutte le sue sfaccettature. La formula “low-cost” ha contribuito a rendere il turismo sempre più accessibile in parallelo all’aumento progressivo della globalizzazione: ma lo si può definire un fenomeno del tutto positivo? È un quesito che sorge spontaneo vedendo le storiche ed eleganti fondamenta della Serenissima cedere sotto il peso schiacciante dei molti, troppi ristoranti e negozi prettamente turistici.
La risposta mi è venuta, senza volerlo, da un gondoliere; questo simpatico omone con la maglia a strisce bianche e blu ci ha raccontato, tra una remata e l’altra, l’evoluzione a tratti positiva e a tratti negativa, del “nuovo turismo”. Da una parte c’è la maggiore facilità nel viaggiare e nello spendere e quindi la spinta positiva per l’economia della città, ma dall’altra c’è una sempre minor cura del contesto cittadino che ne ha provocato il lento decadimento.
Se dovessi dare un parere da viaggiatrice dico un grandissimo sì al low-cost, che permette a tutti di godere della bellezza del nostro mondo, ma mi trovo poi d’accordo con il gondoliere sul fatto che il mondo resta meraviglioso se lo si mantiene tale, ammirandolo sì, ma nel rispetto dei suoi valori.
Matilde Fabrizio
1A Liceo Classico G.Galilei, Pisa
Foto CREDIT: RH2010 - FOTOLIA
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