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fattiNOStri giovedì 11 maggio 2017 ore 00:00

Professione: giornalista scientifico

La comunicazione scientifica come "mission" di una vita.



NAVACCHIO — Abbiamo intervistato la dott. Monia Badalamenti, a Navacchio, dove dirige TeleGalileo, all'interno del Polo Tecnologico, sul tema della comunicazione scientifica.  

La comunicazione è un aspetto che accomuna tutti gli esseri viventi. L’uomo si distingue dagli animali essenzialmente per il suo apparato fonatorio che gli consente di produrre parole e di conseguenza di formulare intere frasi e pensieri complessi. Siamo circondati dalla comunicazione: sia in ambito istituzionale sia in ambito politico, sia in quello pubblicitario, vi è la necessità di divulgare informazioni. In particolare, la comunicazione giornalistica, che si esprime mediante l’articolo stampato o web, la video notizia, il documentario diffonde notizie di interesse e utilità pubblica. Il giornalista possiede una deontologia, ovvero dei doveri da rispettare, tra etica e diritto. Ha anche alcuni importanti diritti: il diritto di cronaca che si basa sull’articolo 21 della Costituzione e una normativa specifica sulla privacy che permette in molti casi al giornalista di non dover chiedere l’autorizzazione per esporre i fatti. Una specializzazione giornalistica è quella scientifica, che si ha quando il giornalista funge da divulgatore, diventando un ponte tra società e mondo scientifico “traducendo” il linguaggio scientifico, spesso astruso e complicato. Gli argomenti che tratta riguardano le scienze e la ricerca scientifica maggiormente nei campi della ricerca, medicina, tecnologia e dell'ambiente. Le riviste specializzate vengono “tradotte” dando vita ad articoli di natura scientifica non specializzati. Un esempio di rivista scientifica sono The Lancet, tra le prime 5 riviste scientifiche internazionali, nata nel 1823 e che si occupa di neurologia, oncologia e malattie infettive. Un'altra rivista scientifica molto accreditata è Nature esistente dal 1869 e una delle più autorevoli e importanti al mondo. The Lancet nel 1998 pubblicò un articolo in cui si sosteneva che il vaccino trivalente causasse l’autismo, articolo che è stato ritrattato 12 anni dopo e per via del quale nel 2013 una famiglia in Italia ha ottenuto di essere risarcita. 

L'esempio datoci dalla giornalista Badalamenti che si è impegnata nella sua carriera nei temi della sanità e della cultura scientifica, fino a fondare il portale di divulgazione TeleGalileo, ci ha mostrato che l'impatto della ricerca sulla nostra vita è molto esteso e che per un giornalista è necessario comunque continuare a studiare per mantenersi aggiornato. Ci è stato chiaro che rimanere in contatto e aggiornato su ciò che ci circonda e che caratterizza la nostra quotidianità è necessario se si deve assolvere al compito di aiutare le persone a far crescere il loro livello di consapevolezza e la capacità di scelta.

Alessandra Bulgarella, Ferizako Rustani

4A XXV Aprile - Liceo Scientifico, Pontedera.


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