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fanNOScuola giovedì 06 ottobre 2016 ore 15:53

​I licei nel mondo del lavoro?

Con la riforma della “buona scuola”, il periodo di alternanza scuola-lavoro sarà un’attività obbligatoria anche per i licei.



. — Nel villaggio scolastico di Pontedera la notizia ha forse colto un po’ alla sprovvista gli insegnanti dei licei, il XXV Aprile (classico e scientifico) e l’Eugenio Montale (scienze umane, socio economico e linguistico), ai quali non era mai stato richiesto di organizzare delle ore di lavoro per gli studenti.

Dall’inizio di questo anno scolastico, con la riforma della “buona scuola” voluta dal ministro dell’istruzione Giannini e approvata dal parlamento il 9 luglio 2015, il periodo di alternanza scuola-lavoro non sarà più un’attività obbligatoria solo per gli istituti tecnici ma anche per i licei. Ciò significa che anche gli studenti che frequentano il liceo classico, scientifico, linguistico e pedagogico potranno avere un primo assaggio del mondo del lavoro e sapere cosa li aspetta nel loro futuro da “lavoratori”.

Questo progetto riguarda il triennio finale dei licei e i primi a usufruirne nel 2016 sono le classi terze. Perché gli impegni di lavoro non pesassero sullo studio di preparazione per l’esame di stato gli insegnanti hanno deciso di aumentare il numero delle ore di lavoro fino a novanta per il quarto anno e di ridurlo a trenta ore al quinto anno; dopo aver trovato sufficienti strutture di lavoro per lo stage, sono riusciti a far provare ai propri studenti questa nuova esperienza. I ragazzi sono stati ospitati in strutture private, come le redazioni di giornali o in enti pubblici, come le università e sono rimasti molto soddisfatti di questa magnifica esperienza. “È andato tutto per il meglio”, dice il professor Cerretini, rappresentante del comitato per l’alternanza scuola-lavoro; “Sono molto contento che i nostri ragazzi siano soddisfatti e vogliono ripetere l’esperienza, nonostante le difficoltà iniziali. Con il professor Morelli abbiamo deciso di ripetere il progetto nel mese di giugno, scegliendo collocazioni differenti da quelli della prima settimana di febbraio, così che i nostri ragazzi possano apprendere diverse tipologie di lavoro”. Tutti, ovviamente, siamo fiduciosi che le scelte degli insegnanti ottengano ancora una volta l’apprezzamento dei loro studenti, la generazione che potrebbe cambiare e dare anche un futuro migliore al nostro paese.

Costanza Alberti, Istituto XXV Aprile - Liceo Classico - Pontedera


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