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NOScienza giovedì 23 settembre 2021 ore 17:17
Scoperto un allarme naturale per le eruzioni
Dai pennacchi vulcanici i segnali che anticipano le eruzioni violente, l'Università di Firenze ha partecipato allo studio sulle emissioni di CO2
FIRENZE — Le emissioni di anidride carbonica dai pennacchi vulcanici sono utilizzabili come precursori di violente eruzioni esplosive, è quanto dimostra uno studio appena pubblicato su Science Advances coordinato dall’Università di Palermo, in collaborazione con il Laboratorio di Geofisica Sperimentale (LGS) dell’Università di Firenze, con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Sezioni di Napoli e Bologna), e con le Università di Pisa e Torino.
L’analisi della composizione dei flussi dei gas vulcanici, analizzati a Stromboli, finanziata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, dimostra come i due ultimi parossismi verificatisi a Stromboli nel 2019 siano stati preceduti da anomalie nell'emissione di anidride carbonica dal pennacchio vulcanico, fino a mesi prima degli eventi esplosivi.
“Il modello analitico alla base dello studio pubblicato si deve anche alle informazioni vulcanologiche ricavate dal Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze" ha sottolineatoMaurizio Ripepe, responsabile della struttura di ricerca Unifi.
Il coordinatore dello studio Alessandro Aiuppa, dell’Università di Palermo ha aggiunto "Ci ha permesso di indentificare dei chiari aumenti dei flussi di gas e dei cambiamenti nei loro rapporti che si verificano fino a tre mesi prima degli eventi esplosivi. Tali cambiamenti sono quindi utilizzabili come possibili precursori e ad oggi vengono quotidianamente utilizzati per la valutazione dello stato di attività del vulcano e integrati con il sistema di sorveglianza LGS che da anni opera a Stromboli e fornisce valutazioni sulla pericolosità vulcanica per il Dipartimento della Protezione Civile”.
L’utilizzo dei gas vulcanici, proposto in questo studio, apre nuovi scenari per la possibile identificazione e previsione di eruzioni.
Le eruzioni vulcaniche sono fenomeni improvvisi, la cui dinamica è così rapida da sfuggire spesso al controllo preventivo della maggior parte delle reti di monitoraggio. In Italia, Stromboli ed Etna sono emblematici esempi di vulcanismo attivo, tipicamente di debole intensità. Tuttavia sono frequentemente capaci di improvvise crisi eruttive più violente.
Stromboli è un vulcano caratterizzato da deboli ma spettacolari esplosioni giornaliere, che ogni anno portano sull’isola turisti e appassionati ma generano colonne eruttive che ricoprono di cenere e lapilli i villaggi della costa, provocando incendi e onde di tsunami e rappresentano un serio pericolo.
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