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diNOSauri martedì 24 luglio 2018 ore 07:49

​Rockin'1000, lo show più bello di sempre



All’Artemio Franchi è stata riscritta la storia della musica



FIRENZE — 21 luglio 2018. Per spiegare cosa è il Rockin'1000 basta una sola parola: spettacolo. 
Dopo aver visto il primo That's Live a Cesena il 24 Luglio 2016 ho pensato: "non mi capiterà mai più di vedere di nuovo uno spettacolo simile"; quando ho visto l'annuncio del concerto ho subito pensato: "Sono dei pazzi a riprovarci, ma funzionerà!". 
E così è stato. L'emozione di una serata fatta di grandi omaggi: da Kurt Cobain e i suoi Nirvana agli Oasis, dai Rage Against The Machine a Bruno Mars, dai Foo Fighters ai Linkin Park.


Tra tutti i brani in scaletta forse è stato proprio quello dei Linkin Park ad avermi emozionato di più: Numb, una canzone bellissima cantata divinamente dalla voce di Chester Bennington; una canzone che fa emozionare già di suo e che ti distrugge ancora di più se pensi che il suo interprete e scrittore non potrà più cantarla. Chester infatti ci ha lasciato un anno e un giorno prima del concerto, facendoci perdere una delle voci più belle e particolari della musica rock degli ultimi anni.
La conduzione dell'orchestra del Maestro Vessicchio è stata impeccabile, cominciando il concerto con il primo preludio di Bach. Voi così come se lo è chiesto il presentatore dell'evento Federico Russo, fiorentino DOC, conduttore radiofonico di Radio Deejay ed ex conduttore di The Voice of Italy, (che con molta disponibilità si è prestato a fare una foto e scambiare due parole) vi chiederete perchè iniziare un concerto Rock con un brano di Bach. La risposta l'ha data lo stesso Maestro, dicendo che anche Bach, infondo, è Rock in quanto grande innovatore. 
Il Rockin'1000 è bellissimo anche per un altro aspetto: quello di mettere insieme persone di tutte le età, da bambini ad adulti anche anziani, anche se, diciamocelo, le persone che decidono di partecipare a un evento del genere non possono essere considerate “anziane”, perchè dentro sono più giovani di molti ragazzi/e della nostra età. In particvolare ricordo Stella ed è una bellissima bambina felice e orgogliosa del la partecipazione del padre al concerto e Renato Rosati, un signore "anziano" che ha ripreso in mano la chitarra per il primo Rockin'1000 dopo ben 40 anni di inattività. Lui di battaglie nella vita ne ha vinte, combattendo una brutta malattia e varie operazioni dovendo camminare per molto tempo con le stampelle. Per i ragazzi del Rockin'1000 è un eroe, nonostante tutto non si è mai perso un evento o una reunion regalando sempre sorrisi, sorrisi e gioia di vivere. Come ci hanno detto i ragazzi da lui c'è altro che da imparare.
Nel Rockin'1000 ci sono ragazzi provenienti da circa 30 paesi in tutto il mondo: dalla Russia, dall'Arabia, dal Canada, dagli USA... Tra loro ricordiamo Amedeo Troiano, un italiano che per lavoro si è trasferito a Londra ed è tornato in Italia per partecipare ancora una volta al progetto.
Questo è il bello della musica: unisce tutti, famiglie, amici, conoscenti, grandi e piccini, facendoci sentire parte di un unica grande famiglia. 
Ma mi è rimasto nel cuore quello che posso definire essere stato l'INCONTRO più importante della serata: passeggiando per il Village del Rockin'1000 allestito di fianco allo stadio, siamo passati accanto all'uomo che ha creato tutto questo, Fabio Zaffagnini. Gli ho chiesto se era possibile scattare una foto da pubblicare sul nostro QUInos e lui con grande gentilezza ed simpatia ha accettato subito. Probabilmente non mi capiterà mai più di vivere così tante emozioni e di ricevere coì tante soddisfazioni in una sola giornata!
 Se non fosse per Fabio tutto questo non sarebbe potuto succedere. Per questo vorrei ringraziare lui e tutti i Millini che ci hanno fatto sognare insieme a tutti gli altri musicisti. 
Ringraziamo in particolare i nostri corregionali: Simone Lavorini (professionista, bassista degli OGM e insegnante di basso in Versilia) e i Millennium Bug, una band Viareggina di cui tre membri anche quest'anno anno partecipato all'evento: Stefano Sarti (chitarrista), Gabriele Andreucci (batterista, la sua cresta ha incantato il cantante dei Foo Fighters, Dave Grohl, che durante il concerto a Cesena lo ha invitato a suonare con loro Under Pressure dei Queen) e "Last but not Least" Stefano Mannari, il cantante, scelto per interpretare il grandissimo Freddie Mercury in una cover band a Palma di Mallorca lo scorso anno. 
E correi concludere con le parole di un rockettaro doc: “Semplicemente io amo il rock and roll, non c'è altro da aggiungere direi. È qualcosa di cui sono stato sempre appassionato, una pulsazione interiore che mi eccita, e quindi non ho nessuna intenzione di rallentare i ritmi. A volte mi trovo a jammare e divertirmi con musicisti blues, mi piace ma, nel contesto dei miei dischi, mi interessa solo suonare hard rock.” Slash, Guns 'n' Roses.

Elisa Gini “maturata” 5A Liceo Scientifico XXV Aprile, Pontedera


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