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soNOSolidale mercoledì 09 maggio 2018 ore 14:55

​Adolescenza e prevenzione:HIV, vaccini e non solo

Nella sala storica della Leopolda l’Unicef con il Centro ProSit dell’Università e due Licei pisani hanno dato vita a un convegno di adulti e di ragazzi davvero fuori dal comune!



PISA — Lunedì 7 maggio, presso la sala storica della Stazione Leopolda di Pisa si è svolto il Convegno su “Adolescenza e prevenzione” organizzato dall’Unicef. Un convegno che ha coinvolto in prima persona circa 60 studenti del biennio dei Licei Dini e Russoli di Pisa e i loro insegnanti. Il Convegno è nato grazie alla volontà comune della dott.ssa Patrizia Falcone, Presidente del Comitato Provinciale dell'Unicef, (che a giugno concluderà il suo mandato), il Prof. Pier Luigi Lopalco, medico epidemiologo di malattie infettive e direttore del Centro Interdipartimentale Pro.S.IT dell’Università di Pisa e i Dirigenti Scolastici e gli insegnanti dei due istituti. L'argomento affrontato non è semplice: si è parlato, infatti, del rischio che rappresentano le malattie infettive nell'adolescenza. La giornata è stata divisa in due parti: Convegno e Laboratorio. Dopo i saluti e l’indicazione delle linee generali del Convegno, la dott.ssa Falcone ha introdotto la dott.ssa Capuzzi, Assessore al Sociale e alla Salute del Comune di Pisa la quale ha rilevato l'importanza di questo incontro che potrà aiutare i ragazzi a comprendere meglio un argomento complesso e poco trattato, come le malattie infettive, sottolineando che in questa occasione gli studenti presenti potranno avere gli strumenti per decodificare le tante informazioni di cui dispongono ma di cui, spesso, non hanno la “chiave”, per cui rimangono incomprensibili. È seguito l’intervento della Prof Pellegrini in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale che ha sottolineato l'opportunità conoscitiva che questa iniziativa offre ai ragazzi ed ha espresso la speranza che il progetto abbia un seguito negli anni. Quando riprende la parola la dott.ssa Falcone commenta le immagini da lei raccolte sul tema HIV-AIDS. I dati riferiti sono impressionanti: sono ben 36,7 milioni le persone risultate siero positive nel 2015 e molti sono giovani tra gli 11 e i 19 anni. Le ragazze sono, secondo le rilevazioni dell’Unicef quelle più a rischio, ma in molti paesi la paura dell’emarginazione sociale o di essere ripudiate dal marito fanno sì che si abbia più paura del test che della malattia stessa. Infatti, solo il 13% delle ragazze e il 9% dei ragazzi si è sottoposto al test. Parlando poi di vaccini veniamo a sapere che circa 1,5 milioni di bambini l'anno muore per malattie che se vaccinati non avrebbero contratto. Per questo l'Unicef continua ad adoperarsi per cercare di migliorare più possibile la prospettiva di vita di questi ragazzi e bambini. La parola è poi passata al prof Lopalco il quale, con un linguaggio semplice e amichevole, spiega il funzionamento e l'importanza dei vaccini, rilevando che le vaccinazioni non riguardano solo bambini che vivano in cattive condizioni ma anche adolescenti di tutte le condizioni. Per maggiore chiarezza ha preso come esempio Pisa dicendo che, se per assurdo si smettesse inoculare vaccini, nella città ci sarebbero, ogni anno, 15 casi di poliomielite, 1 caso di tetano e 50 casi di difterite; di qui l’importanza dei vaccini in ogni momento della vita, “non solo da neonati o anziani”. Infatti sono molti i richiami di vaccini che andrebbero effettuati in età adolescenziale, come ad esempio quello contro il papilloma virus che, nelle ragazze, può provocare il cancro al collo dell'utero. A questo punto il professore disse: “capita che il rischio si nasconda anche in situazioni piacevoli” come nel caso di rapporti sessuali occasionali, o in luoghi come le discoteche o i pub dove si il passaggio di malattie è facilitato dal numero dei frequentanti e dall’eventuale assunzione di alcol e dal fumo. Dopo questi interventi si è aperta l’attività laboratoriale. Continuando l’attività di servizio stampa svolta in tutto il Convegno, quattro studentesse-reporter e due fotografe, per la testata web www.quinos.it (Toscana Media Channel) quali “inviate speciali” (in alternanza scuola-lavoro) delle scuole: Marconi di S.Miniato e Carducci di Pisa, hanno seguito le operazioni laboratoriali dei ragazzi ai vari tavoli, dov’erano guidati da un medico o da un ricercatore del Centro interdipartimentale Pro.SIT dell’Università di Pisa. Gli studenti sono stati smistati in dodici tavoli, in ognuno dei quali si trovava un ricercatore. Negli incontri ravvicinati sono state valutate le conoscenze dei ragazzi, risolti dubbi e incertezze e, in alcuni casi, anche le preoccupazioni e paure. Gli studenti hanno avuto l'occasione di avere a disposizione un giovane esperto per trovare una risposta ai propri quesiti, sin lì inespressi, in un contesto sereno con risate, battute, consigli e aiuti, tutti molto utili alla formazione dei giovani, ma al contempo interessanti anche per i ricercatori, alcuni dei quali erano dei sociologi, che hanno potuto prendere nota delle posizioni differenti nelle diverse situazioni espresse dai ragazzi. Vi era anche un tavolo dove i docenti, alcuni membri dell’Unicef e la sociologa Rita Bancheri si sono scambiate le prime valutazioni sulla giornata e a un tempo hanno espresso parere concorde nel voler prolungare nel futuro questa loro collaborazione, in cui gli insegnanti di scienze avrebbero potuto essere le figure scolastiche più idonee spiegare determinati argomenti ai ragazzi in classe.

Insomma un convegno diverso da tutti gli altri, che ha visto gli studenti protagonisti di un dialogo sia intrecciato con gli adulti sia fra di loro, dialogo che sicuramente li potrà aiutare a capire l'importanza della prevenzione delle malattie infettive attraverso corretti comportamenti e opportuni vaccini, necessari per salvaguardare la loro stessa vita e quella di coloro che li circondano. Gli argomenti di cui si è parlatoi sono stati tutti importanti e in particolare quelli, considerati “tabù”, che, in situazioni “normali”, non vengono trattati.

-Sofia Meini, classe 3B,

-Sofia Nosellotti e Viola Poli (fotografe) classe 4B;

-Annachiara Sartori, classe 4E

Liceo Marconi di S.Miniato (Pisa), Toscana

-Teresia Caliendo e Martina Dapelo, classe 4B

Liceo Carducci Pisa (Toscana).


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