wiredNOS lunedì 15 febbraio 2021 ore 21:04
A Siena un percorso didattico per conoscere il web
Un servizio di consulenza sui social media, rivolto ad adolescenti stranieri con il supporto di psicoterapeuti, educatori ed esperti di comunicazione
SIENA — Si chiama “Youngle” dalla somma delle parole inglesi Young (giovani) e Jungle (giungla), ed è un servizio pubblico di ascolto e counseling sui social media, rivolto ad adolescenti stranieri e gestito da altri adolescenti con il supporto di psicoterapeuti, educatori ed esperti di comunicazione. L’iniziativa arriva sui territori di Grosseto, Siena e Arezzo grazie al progetto “Samedi”, finanziato dal ministero dell’Interno con i fondi Fami e realizzato dal Coeso Società della Salute con l’Azienda Usl Toscana sud est e l’Università degli studi di Siena.
“Youngle” coinvolge gli studenti di cinque zone distretto delle tre province, dal Grossetano al Senese, passando per Arezzo e il Valdarno.
L’avvio del progetto a pochi giorni dalla Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, celebrata il 7 Febbraio scorso. Gli studenti delle scuole aderenti potranno entrare a fare parte del network nazionale “Youngle”, attualmente presente in 10 regioni italiane con 13 centri. I peer educator di Youngle, una volta formati, sono online per due o tre giorni alla settimana per due ore, per rispondere alle chat e ascoltare i coetanei su argomenti come la scuola, le relazioni, le emozioni. E proprio nelle classi che hanno aderito al progetto si trovano i futuri peer educator.
“Si tratta di un progetto che assume ancora più importanza in questo momento di emergenza sanitaria - ha spiegato Luca Pianigiani, psicologo dell’Azienda Usl Toscana sud est e coordinatore del progetto - in cui le potenzialità della rete sono sfruttate per gli usi più disparati: dalla didattica al telelavoro, passando per le attività del tempo libero. È necessario quindi dare sempre più strumenti ai giovani per muoversi in questo universo, senza incorrere nei rischi che sul web si possono incontrare”.
Gli studenti saranno invitati a partecipare a una social challenge i cui scopi sono presentati in un incontro online su Discord e gli istituti coinvolti nelle prossime settimane saranno il Sarrocchi di Siena, il Roncalli di Poggibonsi, il liceo “Giovanni da San Giovanni” e l’Isis di San Giovanni Valdarno. Obiettivo della “antivirus social challenge” è combattere tutti gli atteggiamenti negativi che nascono dentro di noi e infestano la rete per “contagiarla”, invece con messaggi buoni e di inclusione.
Dopo l’incontro di classe gli studenti saranno invitati a lavorare a piccoli gruppi e quelli più motivati e interessati potranno partecipare alla formazione specifica per diventare peer educator della rete “Youngle”.
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